Ritenzione idrica, conoscerla per evitarla
- Dott.ssa Monica Giovacchini
- 11 lug 2023
- Tempo di lettura: 2 min

La ritenzione idrica è un disturbo che affligge il 30% della popolazione femminile italiana, ma cosa c’è all’origine di questo problema? E come è possibile risolverlo? Innanzitutto sarà bene distinguere tra i vari 4 tipi:
circolatoria o primaria, ovvero l’accumulo di liquidi negli spazi tra cellule causata da stasi circolatoria per un malfunzionamento venoso (in particolare negli arti inferiori);
secondaria, Ovvero risultato di altre patologie ben più gravi, come l’insufficienza renale, cardiaca, patologie epatiche o ipertensione;
iatrogena, derivante da un uso non corretto di farmaci;
alimentare, causata da un’eccessiva assunzione di sodio (alimenti salati).
La ritenzione idrica negli anni è divenuta sia uno spauracchio che è una sorta di alibi per le donne, infatti spesso erroneamente la si attribuisce alla responsabilità di stati di sovrappeso, quando invece il rapporto causa-effetto opposto, ovvero: l’essere sovrappeso è uno stile di vita sedentario causano la ritenzione idrica, innescando un circolo vizioso. Per scoprire con certezza qual è il vostro problema (ritenzione massa grassa), basterà sottoporsi ad una visita con bilancia impedenziometrica, in grado di misurare la percentuale di liquidò corporeo.
Dopodiché, chi è affetto da ritenzione idrica secondaria dovrà curare sia il disturbo principale che la causa, mentre per quanto riguarda la iatrogena sarà il caso, sempre sotto consiglio curante, di riesaminare il piano terapeutico.
Alimentazione: guai a ricorrere agli altri drastiche che prevedono la totale eliminazione del sale o la maniacale lettura delle etichette, basterà invece adottare alcune accortezze, come ad esempio assumere alimenti ricchi di vitamina C (agrumi, spinaci, lattuga, broccoli, cavolfiore, pomodori), disintossicarsi da caffè, alcolici e carni e provvedere sembrano corrette gradazioni. Un trucco per diminuire le quantità di sale a fronte durante i pasti è quello di salare la pasta a cottura terminata, diminuire al massimo il consumo di formaggi, insaccati e cibi confezionati imparare a sostituire il sale dove è possibile con spezie e aceto balsamico. Per favorire il drenaggio dei liquidi si consigliano degli alimenti ricchi di potassio e poveri di sodio, come illustrato in tabella.
Oltre a modificare il proprio comportamento a tavola bisogna anche guardare allo stile di vita che si conduce. Infatti come spesso sentiamo ripetere, fare attività fisica è la prima terapia ad attentare e non costa nulla!
Un pizzico di movimento tutti giorni li metterà in moto la micro circolazione. Basta una passeggiata, un giro in bicicletta o qualche vasca in piscina. Nei casi più seri il medico può prescrivere dei diuretici, Per favorire l’eliminazione dei liquidi. Esistono anche dei rimedi naturali contro la ritenzione idrica. Quelli per la circolazione sono cipresso, Rusco, amamelide, dentella E tarassaco, che aumentano il tono delle pareti venose e possono essere assunti in varie forme (capsule, gocce). Anche l’ippocastano e noto per le sue proprietà decongestionanti, e per questo spesso si trova tra gli ingredienti delle pomate per ridurre il gonfiore degli arti inferiori. Per il drenaggio si consigliano gramigna, rosella, asparago, betulla e ciliegio, assunti sotto forma di gocce di sciolto in una bottiglia d’acqua, da festeggiare durante la giornata, aumenta l’eliminazione di liquidi in eccesso e impediscono il ristagno venoso. Anche l’ananas a proprietà antinfiammatorie mentre per uso esterno (massaggi) sono consigliate l’arancia amara, la caffeina e le alghe della Bretagna che stimolano l’eliminazione dei grassi superficiali.
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