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Che cosa è la dieta chetogenica?

Aggiornamento: 8 dic 2022

Una strategia per combattere sovrappeso e obesità


La parola dieta deriva dal greco “dìaita” e vuol dire letteralmente “modo di vivere”.

Fare una dieta non significa smettere di mangiare o eliminare completamente determinati cibi dalla propria tavola, ma imparare a mangiare nel modo giusto, scegliendo i corretti abbinamenti e le giuste porzioni per ritrovare l’armonia con il proprio corpo.


La dieta chetogenica nasce proprio come una strategia dietetica alternativa che si pone come obiettivo il superamento di alcuni limiti presenti nella maggior parte delle diete tradizionali.

Essa porta ad un rapido dimagrimento dovuto ad un fenomeno fisiologico detto chetosi ed ha una funzione di “liposuzione alimentare”, ossia scioglie il grasso localizzato come nel caso delle adiposità accumulate su cosce e glutei, tipicamente femminili o sull’addome, tipicamente maschili.

La dieta chetogenica è una dieta normoproteica (non iperproteica!), ipocalorica e ipoglucidica: si basa su un introito prevalentemente proteico e lipidico, con una drastica diminuzione dei carboidrati a meno di 50g al giorno. Vengono bruciati i grassi (trigliceridi) per produrre corpi chetonici (acetone, aceto acetato e 3-β-idrossi-butirrato), innescando la chetosi. Tutto ciò, ha come conseguenza una grande stimolazione del dimagrimento, essendo i grassi utilizzati a scopi energetici.


Questo, però, è un processo fisiologico presente nel corpo assolutamente normale, che viene solo maggiormente stimolato dalla forte riduzione o assenza di zuccheri. Tutto ciò, ha come conseguenza una grande stimolazione del dimagrimento, essendo i grassi utilizzati a scopi energetici.

I corpi chetonici così prodotti circoleranno nel sangue assolvendo ad almeno due funzioni:


- Rifornendo di energia il cervello, (ma solo in caso di prolungata assenza di zuccheri, perchè il cervello ha sempre una preferenza per il glucosio e lo utilizza anche se presente in minime tracce) perchè grazie alle loro caratteristiche chimiche, riescono ad attraversare la barriera emato-encefalica, cioè il rivestimento protettivo che lo avvolge, raggiungendolo;


- Una volta prodotti dal fegato, riforniscono di energia anche muscoli, tessuti periferici e cuore.


Nelle diete proteiche rivolte al dimagrimento, inoltre, vengono sfruttate delle caratteristiche biochimiche proprie delle proteine, in grado di favorire la perdita di peso. Infatti, le proteine, rispetto a grassi e carboidrati, determinano una maggiore termogenesi indotta dagli alimenti (energia spesa dall’organismo quando si assume del cibo) in grado di incrementare il metabolismo basale e conferiscono al pasto un maggiore effetto saziante. Una dieta più ricca di proteine mantiene costanti i livelli di insulina, favorisce la secrezione di ormoni anabolici come l’ormone della crescita (GH) e glucagone favorendo il dimagrimento del grasso corporeo e preservando la massa magra e il muscolo.


La dieta chetogenica ha una serie di indubbi e documentati vantaggi, tra cui il repentino dimagrimento a cui si è soggetti e che si può dividere in due fasi:


FASE 1

La prima settimana, in cui il corpo perde molti liquidi e si sgonfia. Questo è dovuto al consumo delle scorte di zuccheri presenti, che in genere si accumulano sotto forma di glicogeno, il quale tende a trattenere grandi quantità di acqua che quindi vengono perse per prime; i giorni successivi, quando l’organismo entra in chetosi, cioè produce corpi chetonici, si cominciano a distruggere i depositi di grasso, lasciando intatta la massa magra, cioè non toccando le proteine che compongono i muscoli, perché le proteine necessarie all’equilibrio tra anabolismo (formazione) e catabolismo (distruzione) è mantenuto costante dall’introito alimentare.

Tutto ciò si traduce in una serie di sintomi, che si avvertono solo durante i primi giorni, quando il corpo sta cominciando a produrre i corpi chetonici, tra cui:

  • presenza di un leggero mal di testa;

  • alitosi (dovuta all’eliminazione di un particolare corpo chetonico in eccesso, l’acetone, che viene perso tramite respiro);

  • stipsi, cioè diminuzione della massa fecale dovuta alla forte riduzione di fibre e olio, anche è possibile, tramite giusti integratori, evitare il problema.


FASE 2

Nel momento in cui, invece, il corpo, entra in chetosi, le cose cambiano:

  • i corpi chetonici donano un senso di sazietà che stabilizza e frena gli attacchi di fame;

  • sparisce il senso di fatica ma ci si sente attivi e propositivi.

Per controllare che si sia instaurata effettivamente la chetosi, è necessario misurare la chetonuria, cioè la presenza di chetoni nelle urine e lo si fa utilizzando delle strisce reattive (Ketur Test o Test dei Chetoni) che ne indicano la percentuale.


I RISULTATI E I BENEFICI


  • ASSENZA DI FAME E STANCHEZZA: La produzione controllata dei corpi chetonici permette al paziente di seguire la dieta senza difficoltà perché la fame scompare dopo 2-3 giorni e ciò senza l’utilizzo di farmaci.

  • PROTEZIONE DELLA MASSA MUSCOLARE: L’apporto proteico qualitativo e quantitativo è fondamentale a consentire una buona protezione della massa magra.

  • RAPIDITA’ DEI RISULTATI: La rapida perdita di peso (1.3-1.8 kg a settimana) rappresenta un forte stimolo per i pazienti delusi dalle diete ipocaloriche tradizionali.

  • RISULTATI DURATURI: Grazie al suo concetto globale che procede dal dimagrimento fino ad arrivare all’equilibrio alimentare, la dieta proteica permette ottimi risultati a lungo termine.

  • CONTROLLO CONTINUO: La dieta proteica è l’unica dove è possibile effettuare una verifica biologica in grado d’individuare eventuali errori nella gestione del protocollo da parte del paziente. Infatti un semplice cheto test delle urine permette di verificare la presenza dei corpi chetonici. Un cheto test negativo conferma un maggior apporto glucidico rispetto al protocollo assegnato.

  • DIMAGRIMENTO ARMONIOSO E RISPETTO DELLA PELLE: La protezione della massa magra abbinata ad una lipolisi localizzata e mirata permette un dimagrimento armonioso, preservando l’elasticità e la tonicità della pelle.

  • RIEDUCAZIONE ALIMENTARE: La fase di transizione, oltre a consentire nel tempo di mantenere i risultati della perdita di peso, permette di rieducare il paziente ad una corretta alimentazione.




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